VENERDI' 5 FEBBRAIO 2021

 

PERCHE’: perché l’Unione europea si può considerare simile all’Italia del passato?

 

RISPOSTA: la storia dovrebbe insegnare! Quando si parla dell’Unione europea, sembra di rivedere l’Italia del passato.

L’Italia del passato era suddivisa in tanti staterelli, importantissimi per lo sviluppo dell’arte, ..., ma assolutamente negativi per farla diventare “potenza”, perché spesso gli staterelli erano in contrasto tra loro. Nell’Europa del passato altre nazioni crescevano, mentre i nostri staterelli rimanevano piccoli e deboli.

L’Unione europea ora si sta comportando nello stesso modo.

Ogni nazione che compone l’Ue cerca di salvaguardare i propri interessi, apparentemente senza rendersi conto:

  • di quello che sta succedendo intorno all’Europa;
  • che se continuerà a comportarsi così, rimarrà piccola e debole.

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MARTEDI' 9 FEBBRAIO 2021

 

PERCHE’: perché la “vera” Unione europea potrebbe essere utile all’Italia e all’Europa stessa?

 

RISPOSTA: oltre alle potenze già esistenti nel passato (Stati Uniti d’America, la nuova Russia, …), altre nuove potenze si sono affacciate sul mercato globale, e sono potenze economiche e numeriche (Cina, India, e ce ne sono anche altre).

Consideriamo solo la Cina. La sua potenza economica è nota. Se la sua potenza economica dovesse diventare “smisurata” potrebbe condizionare tutto il mondo.

Se l’Unione europea non comprenderà che solo “l’unione fa la forza” (guardiamo gli Stati Uniti d’America, la Russia, …), sarà destinata a diventare insignificante.

Per diventare “potenza”, in tempi brevi l’Unione europea dovrebbe diventare un’unione politica, e sarebbe comunque piccola, rispetto alle altre superpotenze.

L’unione politica potrebbe essere utile anche per:

  • valorizzare le caratteristiche positive delle singole nazioni partecipanti e per contenere le caratteristiche negative. Ad esempio gli italiani hanno la “fantasia per la moda, …”, che è positiva, mentre non riescono a liberarsi dalla “burocrazia”, che è negativa; i tedeschi hanno la “precisione” che è positiva, mentre hanno “l’eccessiva rigidità”, che potrebbe essere negativa. Forse l’amalgama potrebbe portare benefici a entrambi, e conseguentemente anche alle altre nazioni partecipanti;
  • risolvere alcuni problemi specifici delle singole nazioni. Ad esempio l’Italia ha il problema del sottosviluppo del Sud Italia. Per l’Italia è un problema che interessa circa un terzo del territorio, e quindi è difficile da risolvere; il problema, rapportato al territorio dell’unione, risulterebbe ridotto e quindi più facile da gestire. La soluzione del problema potrebbe portare benefici all’Italia e conseguentemente anche alle nazioni partecipanti.

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VENERDI' 12 FEBBRAIO 2021

 

PERCHE’: perché molti cittadini europei sono scontenti dell’Unione europea?

 

RISPOSTA: da qualche tempo delle persone e delle organizzazioni politiche italiane si dichiarano scettiche verso l’Unione europea, e questo atteggiamento si nota anche in altre nazioni dell’Unione europea.

Cos’è che scontenta molti cittadini dell’Unione europea?

A parte i contrari per principio, che nelle posizioni di contestazione cercano la visibilità, se esaminiamo qualche problema, non possiamo negare che ci sia qualche ragione in tali considerazioni.

Evidenziamo alcuni dei “tanti” problemi:

  • ci sono nazioni:
    • virtuose ed altre che lo sono state meno;
    • che avendo avuto un grande sviluppo nel passato, ora il loro sviluppo è rallentato;
    • che uscendo da un periodo di grande ristagno, ora beneficiano dello sviluppo;
    • …;
  • ci sono nazioni:
    • che fanno concorrenza fiscale ad altre nazioni partecipanti all’Ue;
    • che fanno concorrenza con costi di lavoro meno elevati ad altre nazioni dell’Ue;

All’interno di queste situazioni e comportamenti molto diversificati, ogni nazione partecipante cerca di ottenere per sé i maggiori benefici diretti, e non importa se questi possano creare problemi alle altre nazioni.

Con questi squilibri, le conseguenze non possono essere che negative. Finché regnerà questa mentalità, la “vera” Unione europea sarà solo un’utopia.

Queste situazioni e questi comportamenti contribuiscono ad avvalorare le posizioni degli scettici.

Per comprendere meglio la situazione, e far comprendere agli scettici la responsabilità che si assumono, bisognerebbe cambiare il “punto di osservazione”, cioè tralasciare provvisoriamente i problemi che sono stati elencati ed esaminarne altri.

Gli Stati Uniti d’America sono amici, anzi amicissimi, ma comunque vige “la legge del più forte”. Sappiamo che quando uno è il più forte, anche se amico, rimane sempre colui che detta le regole, in tutto!

Iniziamo poi a guardare vicino l’Unione europea, e anche un poco più lontano …

Troviamo la Russia, la Cina, l’India, …, sono nazioni che hanno un notevole sviluppo e alcune anche un notevole numero di abitanti.

Se una di queste nazioni, dall’alto della sua “potenza”, incominciasse non a chiedere, ma “a pretendere qualche cosa”, come ci comporteremmo?

Finché l’Unione europea continuerà a muoversi in ordine sparso, non avrà alcuna autorità per contrapporsi a determinati strapoteri.

Ricordiamo che vige “la legge del più forte”, e il più forte nel futuro, anche molto prossimo, potrebbe essere un “non amico”!

Quindi o si realizzerà rapidamente la “vera” Unione europea, o probabilmente, purtroppo presto forse molto presto, potremmo pentirci amaramente di non aver saputo cogliere l’opportunità!

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