VENERDI' 27 NOVEMBRE 2020

 

PERCHE’: perché in un canale televisivo pubblico, per far comprendere ai giovani che dalle scuole medie dovranno passare alla fase scolastica successiva, non vengono illustrate in modo sommario le principali nuove materie che dovranno affrontare, suddivise per singolo indirizzo di studio, affinché ne capiscano meglio le caratteristiche?

 

RISPOSTA: per facilitare agli allievi della classe terza media la scelta del nuovo indirizzo scolastico, un canale televisivo pubblico potrebbe illustrare, meglio di un semplice libro di scuola, le principali nuove materie che gli allievi potrebbero affrontare in futuro.

Infatti dei filmati, degli esperimenti di fisica e di chimica, … (che certamente non possono essere trasportati su carta), potrebbero colpire maggiormente l’attenzione dei giovani, mettendoli nella condizione di affrontare con maggiore consapevolezza la scelta, la quale potrà decidere del loro futuro.

Molte volte abbiamo sentito dire da una persona diventata famosa che una frase detta da un insegnante, una immagine particolare, …, le ha cambiato la vita. Perciò, per questa scelta delicata, potrebbe essere molto utile ampliare le fonti d’informazione, soprattutto se particolarmente stimolanti.

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MARTEDI' 1 DICEMBRE 2020

 

PERCHE’: perché in un canale televisivo pubblico, per rinfrescare le principali materie studiate nel passato dalle persone non più giovani, non vengono effettuate delle trasmissioni che le illustrano sommariamente (materie che possono essere utili anche alle persone che non hanno avuto la “fortuna” di studiarle)?

 

RISPOSTA: molti pensionati hanno del tempo libero a disposizione, ma certe volte hanno la difficoltà a impegnarlo in modo fruttuoso.

Uno dei modi potrebbe essere “ricordare” le materie studiate durante il periodo scolastico, quando lo studio era “imposto” e perciò poco gradito e conseguentemente spesso poco assimilato.

A “quel periodo” si possono aggiungere anche altri problemi: i “vuoti” di apprendimento dovuti a insegnanti inefficienti, e anche altri “vuoti” dovuti a programmi scolastici non completati.

Sono molti, perciò, i motivi per “rinfrescare” quel periodo, anche perché la televisione ha la possibilità tecnica di essere molto più coinvolgente dei testi scolastici di allora.

Per chi non ha avuto l’opportunità di studiare tali materie, e fosse interessato a “scoprirle” ora, l’occasione potrebbe essere altrettanto utile.

Sarebbe un modo interessante per passare il tempo libero. Finché c’è il desiderio di apprendere, c’è “giovinezza” mentale e fisica.

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VENERDI' 4 DICEMBRE 2020

 

PERCHE’: perché la scuola, avendo sotto controllo gli allievi fino all’età di 16 anni, non utilizza tale opportunità per verificare la loro condotta, al fine di evitare che si comportino scorrettamente?

 

RISPOSTA: la scuola, oltre ad insegnare, dovrebbe avere anche un’altra funzione molto importante.

In Italia c’è l’obbligo di frequenza scolastica fino a 16 anni. Di conseguenza la scuola potrebbe avere la possibilità di verificare l’evoluzione comportamentale di ogni allievo.

Se la scuola dovesse accorgersi che il comportamento di qualche allievo non fosse corretto (assenze ingiustificate, assenze prolungate, impreparazione scolastica, arroganza, ...), le autorità preposte, dopo aver informato i familiari e dopo aver constatato la mancata risoluzione del problema da parte degli stessi, dovrebbero comunicarlo ad una “struttura” (psicologo, assistente sociale, …) che abbia la capacità e l’autorità di seguire le situazioni anomale (il problema è così rilevante che il personale necessario dovrebbe essere assolutamente reperito). L’allievo che si comporta scorrettamente, abbandonato a se stesso, potrebbe diventare un malvivente, e quindi costituire un problema per la comunità sia per oggi e sia per domani.

Anche i familiari di tale allievo dovrebbero essere controllati, sia per aiutarli a superare eventuali difficoltà, sia per verificare se pure loro possano costituire un problema per la comunità.

In questo modo lo Stato avrebbe la possibilità di seguire dall’inizio i comportamenti delle singole persone, per dedicare maggiore attenzione ai casi più critici, e risolverli al momento dell’insorgenza.

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